Quando si ha intenzione di acquistare una caldaia ad olio diatermico non sempre si conoscono i suoi reali vantaggi. Vediamo in questa guida alcune delle sue caratteristiche più peculiari.
Avere a propria disposizione una caldaia in grado di produrre una grande quantità di calore, ma che allo stesso tempo non pone tutto il sistema sotto forti pressioni è molto importante. In particolare per chi ha esigenze di inserire una caldaia all’interno di un capannone o in una zona dove transitano spesso delle persone.
Le funzioni delle caldaie a olio diatermico, proprio per alcune delle loro caratteristiche, possono essere una soluzione più che ideale. Mediante il surriscaldamento di olio termico o di un fluido alternativo, è possibile riscaldare l’olio diatermico presente all’interno di una caldaia senza avere la necessità di utilizzare vapore o altra forma di riscaldamento.
Come è facile comprendere, non avendo sistemi basati sul vapore, che nel caso di problematiche possono diventare velocemente un potenziale problema, si ha un enorme vantaggio in termini di sicurezza durante ogni fase del lavoro.
I vantaggi di una caldaia ad olio diatermico
Come detto in precedenza, oltre al fattore sicurezza che è sicuramente importante da prendere in considerazione, una caldaia di questo genere ha costi di manutenzione e funzionamento decisamente inferiori alle tradizionali caldaie a vapore.
Le caldaie a vapore hanno la necessità di avere sempre acqua fresca, man mano che questa evapora durante il processo e una maggiore manutenzione. Manutenzione, che diventa sempre più frequente se l’acqua che si utilizza all’interno della caldaia è molto dura (quindi ricca di calcare).
L’utilizzo delle caldaie senza vapore è molto simile a quello di quelle a vapore, ma pone il personale addetto al loro funzionamento al correre meno rischi.
Alcuni dei più comuni utilizzi sono:
- fonte di riscaldamento per gas naturale;
- fonte di riscaldamento per petrolio o greggio;
- riscaldamento indiretto di grandi locali;
- riscaldamento di stampi.
L’ultimo utilizzo preso in esame – il riscaldamento di stampi – è senza dubbio uno dei più particolari in cui può essere coinvolta una caldaia ad olio diatermico.
Questa tipologia di caldaia è scelta per questo utilizzo, per le sue capacità di raggiungere in maniera più graduale e continuativa la temperatura richiesta. Al contrario di quello che può avvenire con il vapore, che in alcuni casi potrebbe avere delle forti variazioni di temperatura, i sistemi ad olio diatermico sono più chiusi e quindi non inclini a variazioni atipiche. Sono ideali in quelle applicazioni dove si deve assolutamente avere un massimo controllo nelle varie fasi di riscaldamento.
Come eseguire la manutenzione delle caldaie ad olio diatermico?
Per chi si vuole cimentare nella manutenzione delle caldaie ad olio diatermico, potrebbe scontrarsi con una serie di problemi non da poco. Il primo ad esempio, è sicuramente la difficoltà nel comprendere appieno tutto il meccanismo. Al confronto della contro parte a vapore, queste caldaie possono risultare molto complesse e necessitano quindi di un’assistenza professionale di alto livello.
Impostare una serie di manutenzioni programmate, così da evitare problemi legati alla scarsa manutenzione, è senza ombra di dubbio una soluzione ideale per avere brutte sorprese durante il loro funzionamento. Essere pro attivi in questo senso, permette di non dover ricorre a costosi interventi che potrebbero portare anche al totale arresto della caldaia.
Come è facile comprendere, se è necessario intervenire in maniera approfondita sulla caldaia, si sarà costretti a fermarla per far raffreddare ogni sua parte e quindi successivamente si potrà iniziare la fase di riparazione degli eventuali danni.
Per evitare tale tipologia di problemi, impostando una serie di manutenzioni programmate – scegliendo i momenti più opportuno quindi per fermare la caldaia – si evita qualsiasi problema dovuto allo stop della caldaia nel momento del bisogno.